Roma, 17 feb. (askanews) - È una "tragedia: così in molti a Kiev reagiscono alla notizia che le forze ucraine si sono ritirate dalla città di Avdiivka, nell'est del paese, consegnando alla Russia la vittoria simbolica più grossa dallo scorso maggio.
"Una tragedia" ribadisce il pensionato Igor Kodenko, "io sono nato a Kostyantinivka e i miei genitori sono seppelliti a Chisav Yar, molto vicino, è un orrore".
Dalla conferenza sulla Sicurezza di Monaco, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parla di una decisione strategica necessaria a salvare le vite dei soldati: "Una decisione giusta per evitare di essere accerchiati. Ma non significa che abbiamo arretrato di qualche chilometro o che la Russia abbia catturato qualcosa, non è così. In due anni di guerra all'est la Russia ha cercato di fare qualcosa ma ha solo distrutto dei paesini. Sono le nostre vite a essere distrutte".
Zelensky ha chiesto agli alleati occidentali di fornire più armi all'Ucraina contro l'invasore russo insistendo sulla necessità di armi a lunga gittata, e si è detto pronto anche a portare sulla linea del fronte il candidato repubblicano alla presidenza, Donald Trump. Per vedere la guerra vera, non quella su Instagram, ha aggiunto. Da Monaco si sono levati vari moniti verso i repubblicani americani, che al Congresso stanno bloccando un pacchetto di aiuti militari per l'Ucraina da 60 miliardi di dollari approvato al Senato ma non alla Camera. Si è espressa anche la vicepresidente democratica, Kamala Harris: "Quando parliamo del ruolo dell'America verso l'Ucraina non possiamo fare giochetti politici, non di fronte all'importanza vitale di restare al fianco di un alleato che ha subito un'aggressione ingiustificata".
A Kiev, alcuni si fidano delle decisioni strategiche di Zelensky, altri meno: "Ci sono problemi con gli obici, con le attrezzature e poi problemi con le persone, le tattiche del dominio del nemico"
E per qualcuno il ritardo degli aiuti Usa è gravissimo: "Certo che ha avuto un grosso impatto perché quello che è successo negli ultimi due giorni è brutale. Moltissimi dei nostri sono stati uccisi, se avessimo avuto armi avremmo potuto evitarlo."