Miramar, 28 feb. (askanews) - "Il nostro viaggio è stato duro, e ora lo sarà un'altra volta. Perché torniamo allo stesso modo, ci estorcono soldi, ci derubano". Sono le parole di Francisco Javier, uno dei 200 migranti, per la maggior parte venezuelani, a cui è stato negato l'ingresso negli Stati Uniti e sono ora costretti a fare il lungo e pericoloso viaggio al contrario, nelle mani dei trafficanti che hanno dovuto pagare per inseguire il sogno di una vita migliore.
A decine bivaccano a Miramar, Panama, con una busta della spazzatura al posto della valigia, pronti a ripartire per la Colombia e poi ancora verso Sud.