Venezia, 9 ott. (askanews) - "Il mare collega davvero tutto il nostro mondo, a livello globale, e quindi è molto importante, soprattutto per la Marina degli Stati Uniti, essere schierata a livello globale: operiamo in tutto il mondo, dai fondali marini allo spazio, e le nostre navi sono lì davvero per scoraggiare qualsiasi potenziale avversario. Ci siamo anche per essere in grado di rispondere a una crisi e, se necessario, vincere in modo decisivo in guerra, insieme con i nostri alleati e partner".
A parlarci è l'ammiraglio Lisa Franchetti, italoamericana, prima donna ad entrare ufficialmente nello Stato maggiore congiunto delle forze militari statunitensi e a guidare la Marina americana. Si trova in Italia, a Venezia per il XIV Trans-Regional Seapower Symposium, ospitato dalla Marina Militare italiana. E a margine del simposio ci parla della presenza della Marina degli Stati Uniti, dal Medio Oriente al Mediterraneo.
"Penso che la cosa più importante sia essere presenti ovunque, così siamo in grado di lavorare insieme con alleati e partner nell'operazione Prosperity Guardian nel Mar Rosso per sostenere il libero flusso del commercio attraverso il punto di strozzatura del Medio Oriente. Stiamo anche operando nell'Indo-Pacifico con il gruppo d'attacco della portaerei Theodore Roosevelt, e abbiamo anche operato e fatto esercitazioni qui nel Mediterraneo e nel Baltico insieme alla Marina Militare Italiana. E sapete, la vostra portaerei, la Cavour e il suo gruppo d'attacco sono attualmente dispiegati nell'Indo-Pacifico. Quindi tutte le marine forniscono una presenza deterrente e siamo in grado di rispondere in caso di crisi. Se dovessimo averne bisogno".
Questo ruolo è cambiato dall'inizio della guerra in Medio Oriente?, le chiediamo. "Il nostro ruolo non è cambiato- afferma - la nostra Marina e il nostro team del Corpo dei Marines operano insieme in tutto il mondo per essere in grado di scoraggiare qualsiasi potenziale espansione di un conflitto ed essere in grado di rispondere in caso di crisi. Quindi penso che il ruolo della nostra Marina non sia cambiato affatto, e sono molto felice di poter lavorare di nuovo al fianco di molte marine alleate e partner per proteggere quell'ordine internazionale basato sulle regole che garantisce la sicurezza e la prosperità di tutte le nostre nazioni".
Intervista di Cristina Giuliano
Montaggio Linda Verzani
Immagini US Navy (dvids), askanews