Roma, 18 mar. (askanews) - Cosa può succedere in una piccolo paese della Calabria se un campione di serie A viene a giocare nella squadra di dilettanti locale? Questa volta i fratelli Manetti con "U.S. Palmese", nei cinema dal 20 marzo, attraverso il calcio ci raccontano una piccola provincia del sud, sana, con le sue dinamiche e i propri rituali. Nella commedia ambientata a Palmi è Rocco Papaleo a convincere i propri concittadini ad autotassarsi per ingaggiare uno dei calciatori più forti del mondo. E come spesso succede la squadra locale accende, più di ogni altra cosa, l'orgoglio della comunità. "In Italia in effetti la parte positiva del Sud è una faccia poco raccontata, che invece esiste, e che è una grande forza del nostro Paese. - ha detto Marco Manetti - Continuando a pensare che tutto ciò che c'è di vincente sta da un'altra parte, probabilmente non diamo all'Italia la sua identità completa".
A Palmi, in particolare, i due fratelli romani sono particolarmente legati, come ha spiegato Antonio: "Noi l'abbiamo raccontata nel modo in cui la vediamo, che è un modo totalmente diverso dalla narrazione tipica di un paese del sud, dove si pensa che non c'è speranza per i giovani, o che viene solo raccontato solo in maniera drammatica o con le magagne. I ragazzi di Palmi, e forse non sono di Palmi, vedo che hanno una marcia in più. E forse il sogno è che rimangano più a Palmi e non vadano nel resto d'Italia e nel mondo a portare la loro grinta, il loro entusiasmo, la loro intelligenza, perché magari rimanendo là possono fare grandi cose anche là".