Ginevra, 11 ott. (askanews) - Un premio meritatissimo, il Nobel per la pace a Nihon Hidankyo: lo dice Daniel Hoegsta, vicedirettore dell'ICAN, International Campaign to Abolish Nuclear Weapons, che vinse il premio nel 2017. "Abbiamo lavorato con Nihon Hidankyo per molti anni e siamo felicissimi. Conosciamo il lavoro che fanno per condividere le testimonianze degli Hibakusha, i sopravvissuti, le persone che sono le più esperte sulle armi nucleari. E' un premio estremamente importante e meritatissimo in una congiuntura storica cruciale" ha detto Hoegsta. "L'anno prossimo segnerà l'80esimo anniversario dei bombardamenti degli Stati Uniti su Hiroshima e Nagasaki. Sappiamo tutti che gli Hibakusha stanno invecchiando e non saranno con noi a lungo Quindi questo premio è commovente e arriva in un momento commovente. Nel contesto della guerra in Ucraina e altre crisi umanitarie nel mondo, il rischio dell'uso di armi nucleari è alto come nei momenti peggiori o forse più alto che mai prima. Non sappiamo esattamente, nessuno sa cosa passa per la testa di leader come Putin quando si tratta di armi nucleari. Sentiamo discussioni davvero irresponsabili sulle armi nucleari tattiche, come se fosse possibile usarle in un conflitto. Ma sono molto, molto più grosse delle bombe atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki" ha concluso Hoegsta. "I veri esperti in materia non sono i presidenti dei paesi che hanno armi nucleari, sono gli Hibakusha, le persone che sanno la verità sulle armi atomiche e quello che fanno alla gente"