Milano, 25 ott. (askanews) - Il ministro della Salute libanese ha affermato che gli attacchi israeliani hanno ucciso più di 160 soccorritori e operatori sanitari in un anno di combattimenti tra Israele e Hezbollah. "Il numero totale di soccorritori e operatori sanitari uccisi finora ha raggiunto quota 163, con 272 feriti", ha detto Firass Abiad ai giornalisti durante una conferenza stampa a Beirut.
Un bilancio pesantissimo nella guerra che non risparmia civili e anche giornalisti. Tre reporter sono infatti rimasti uccisi in un raid nel sud del Libano, colpiti in una guesthouse dove alloggiavano anche altri colleghi, affermano i media libanesi.
Tra questi, un cameraman e un ingegnere che lavoravano per l'emittente filo-iraniana Al-Mayadeen e un cameraman che lavorava per Al-Manar di Hezbollah. Altri reporter presenti sulla scena hanno affermato che il bungalow in cui dormivano i membri di quelle specifiche emittenti è stato preso di mira direttamente.
Nel frattempo l'esercito israeliano ha comunicato in una nota di aver ucciso il comandante della Forza d'élite Radwan di Hezbollah nella regione di Aitaroun nel Libano meridionale. Abbas Adnan Moslem, secondo l'esercito, è stato responsabile di numerosi attacchi missilistici contro truppe e città israeliane.