Trento, 25 giu. (askanews) - Una escursione in kayak alla scoperta dei tesori nascosti della Val di Non: tra laghi, gole e forre inaccessibili in altri modi. E' la proposta per una giornata di vero turismo slow che offre - tra le altre attrazioni - il Parco Fluviale del Novella, uno dei luoghi più suggestivi della valle trentina.
"Ci troviamo sul lago di Santa Giustina, ne cuore della Val di Non - racconta il biologo Federico Polli illustrando il percorso e lasciando intravedere alcune delle bellezze nascoste che possono essere scoperte durante l'escursione - e con l'escursione in kayak arriveremo all'interno delle gole del torrente Novella. L'uscita in kayak ci porta ad esplorare uno dei rami del Santa Giustina, che quando viene allagato offre la possibilità di essere navigato con i kayak per ammirare da una prospettiva altrimenti irraggiungibili le gole, e le forre lasciate dal torrente Novella".
Il lago di Santa Giustina è un imponente bacino artificiale creato all'inizio degli anni '50 allo scopo di produrre energia idroelettrica. Da qui a colpi di pagaia - rigorosamente assististi dalle guide locali e in completa sicurezza - si avanza, in un paesaggio dai colori intensi, alla scoperta dei segreti dei processi geologici che hanno portato alla formazione della dolomina, la roccia simbolo delle montagne trentine, e delle altre formazioni, e anche della flora che riesce a trovare sempre nuovi spazi. "Durante il percorso si trovano sostanzialmente due tipi di rocce, entrambi di origine sedimentaria. Troviamo in una prima parte una roccia rossa più giovane rispetto a quella che invece troveremo dopo - spiega ancora Polli - Questa prima roccia è ha appunto un color mattone dato dalla presenza di ossidi di ferro dovuta all'ambiente di formazione: une roccia che ha tra gli 80 e i 100 milioni di anni e che ci racconta durante la sua formazione l'ambiente introno era completamente diverso da quello di oggi".
"In questi ambienti - continua Polli dopo aver raggiunto la parte di una gola - che possono sembrare proibitivi per la crescita delle piante perché non c'è luce se non per pochi momenti della giornata; o perché c'è molta umidità crescono comunque alcune piante. Qui, per esempio, dove si formano gli scalini di roccia si deposita comunque materiale organico grazie al quale alcune piante mettono radici. Qui alcune felci, qui una 'lingua di suocera' come viene chiamata per la foglia molto lunga, ma il cui nome scientifico è asplenium scolopendrium".
I tour guidati a bordo dei kayak - con attrezzatura completa fornita dalle guide - sono accessibili tutti giorni su prenotazione.