Milano, 21 mar. (askanews) - Foto e video che offrono uno sguardo profondo e coinvolgente sulla vita quotidiana di mamme, bambini, medici e operatori sanitari che, insieme, trovano significato nella reciproca solidarietà e nell'impegno a servire i più vulnerabili. E' "Il senso della vita": mostra fotografica e video documentaristica dedicata alla figura di padre Giuseppe Ambrosoli, chirurgo e missionario comboniano in Uganda, beatificato nel 2022 da Papa Francesco. La mostra ora allestita nella "IsolaSET" di Palazzo Lombardia, sarà aperta dal 21 al 27 marzo 2024. "Abbiamo voluto questa mostra in occasione della beatificazione di padre Giuseppe Ambrosoli, che è avvenuta in Uganda il 20 novembre del 2022 - dice Giovanna Ambrosoli, nipote di padre Giuseppe e presidente della Fondazione Ambrosoli - Vuole essere una testimonianza della sua figura, di ciò che è stata la sua vita e la sua opera, e soprattutto dell'eredità che ha lasciato: l'ospedale 'Dr. Ambrosoli Memorial Hospital' in Nord Uganda, con trecento posti letto, che fornisce cure di base ad una popolazione molto vasta in una area remota, sottosviluppata, di grande povertà dove è l'unico centro di salute di riferimento. E la scuola specialistica di ostetricia "St. Mary" che forma giovani donne ugandesi ad essere prima di tutto ostetriche e poi ad essere donne autonome". Un incontro aperto con quanti hanno conosciuto o si sono intrecciati con l'opera di padre Giuseppe ha segnato l'inaugurazione della mostra. A ricordare i valori profondi che hanno ispirato l'impegno del medico missionario è stato l'arcivescovo di Milano, Mario Delpini. "La mostra documenta questo santo, prete, missionario, medico - ha detto l'arcivescovo - E aiuta a rispondere a tante domande interessanti: a cosa serve la competenza, essere un medico? A cosa serve il denaro, avere soldi in casa e nelle fondazioni? A cosa serve il tempo? Ecco Ambrosoli dice: il tempo, il denaro, le competenze servono per essere un dono. Come la vita di straordinaria generosità che lui ha vissuto, anche affrontando disagi e momenti drammatici. Ma alla fine lui ha detto: la mia vita è diventata un dono, una vita spesa bene". All'inaugurazione ha partecipato, tra gli altri, anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana che ha sottolineato il legame di padre Giuseppe con la sua terra di origine. "E' stato un lombardo coraggioso e visionario, nel momento in cui ha avuto l'idea di aprire un ospedale in questa zona abbandonata dell'Africa, ha avuto il coraggio di dedicare tutta la sua vita agli altri, e ha avuto la concretezza di realizzare la sua idea - ha detto il presidente della Regione Lombardia - Quindi credo che lui racchiuda nel modo migliore quelle che sono le caratteristiche della nostra gente lombarda". L'opera di padre Giuseppe Ambrosoli prosegue ancora oggi grazie all'impegno della Fondazione Ambrosoli e dei volontari che garantiscono la piena attività dell'ospedale a Kalongo e della suola di ostetricia "St. Mary". La comunità di Kalongo, nel nord dell'Uganda, ha sempre difeso e curato l'ospedale e la sua scuola. E' nei volti e nei sorrisi di queste persone, mostrate nelle immagini, che si intravede forse "il Senso della Vita" ricercato da padre Giuseppe.