Ferrara, 19 mag. (askanews) - "No surrender". "Nessuna resa". È il messaggio che ha aperto il grande concerto di Bruce Springsteen a Ferrara. Un messaggio partito a poche decine di chilometri da quel pezzo di Romagna colpito dalla terribile alluvione. Si è affidato alla musica, non alle parole, Springsteen. Non ha fatto cenni diretti al disastro che ha funestato la gran parte dei comuni romagnoli. Chi non era al concerto può avere non gradito, e alcuni hanno criticato questo silenzio sulla tragedia. Chi c'era invece, sotto un cielo quasi sgombro dalle nubi, l'ha preso come un grande segno di resistenza e di speranza, un segno di vita.
Il Boss come sempre non si è risparmiato e assieme agli arzilli superstiti della E Street Band, ha inondato i 50mila, con i piedi nel fango, di tre ore di rock energetico e insensibile al passare degli anni. Tre ore di sola musica. Le uniche parole quando Bruce ha salutato a più riprese Ferrara e l'Italia, nella sua prima data nel nostro paese.