Roma, 8 mag. (askanews) - "Quattromila persone erano quelle necessarie per unire Aosta a Bolzano e Bolzano a Lampedusa, però noi stimiamo che abbiano partecipato a questa staffetta almeno 20.000 persone. In questo momento, nonostante, il silenzio dei mezzi di comunicazione perforato da qualche trasmissione di La7, dal Fatto quotidano e pochissime altre eccezioni, tuttavia ci sono 200.000 stimate visualizzazioni delle nostra diretta sui social e i nostri canali, la nostra applicazione. Ciò vuol dire che in maniera disordinata, scomposta, è emerso un pezzo di opinione pubblica del quale assolutamente il sistema informativo italiano, che ha raggiunto livelli di schifo mai raggiunti in precedenza, non vuole assolutamente tenere conto, non vuole rappresentare, se non attraverso qualche partecipazione ai talk show": così il giornalista Michele Santoro, ospite di In Onda su La7, promotore della Staffetta per la pace, che domenica 7 maggio ha coinvolto diverse città, da Aosta a Lampedusa.
"Io credo che un'opinione pubblica di queste dimensioni debba essere rappresentata soprattutto dal punto di vista dei telegiornali e mai come oggi i telegiornali, soprattutto del servizio pubblico, ma in generale i telegiornali, rappresentano un pensiero uniforme", ha concluso.