Cernobbio(Co), 20 feb. (askanews) - "Tutta l'Europa, ma nello specifico l'Italia, è una di quelle nazioni che più di ogni altra soffre nel mettere a sistema azioni che possano ridurre le infezioni correlate all'assistenza. Cosa fare? Sicuramente la formazione rimane sempre una delle azioni più forti per determinare un cambiamento. La tecnologia, l'intelligenza artificiale e tutto quello che di nuovo ci può essere, può supportare e dobbiamo essere coscienti che questa azione e questa lotta si vince solo con un'azione multidisciplinare che vede coinvolti tutti gli operatori della sanità con la convinzione forte che quello che spendiamo in prevenzione ci ritorna in termini di sicurezza, ovviamente per l'operatore, ma anche sicurezza per i pazienti". Lo ha detto il direttore sanitario dell'azienda ospedaliera universitaria Policlinico "Paolo Giaccone" di Palermo, Alberto Firenze, a margine della seconda edizione della Cernobbio School di Motore Sanità. "Sicuramente un primo passo in avanti è stato che il Ministero della salute ha riconosciuto nell'ultimo monitoraggio le infezioni correlate all'assistenza tra gli eventi sentinella. Veniva richiesto da molti, anche dalla nostra associazione Hospital & Clinical Risk Managers che era necessario e obbligatorio che tra gli eventi sentinella ci stessero le infezioni collegate all'assistenza. Fortunatamente questo è avvenuto, adesso bisogna ovviamente tenere presente questo e applicare in maniera attenta tutte le azioni che sono correlate alla gestione del rischio clinico" ha aggiunto.