Cernobbio, 9 set. (askanews) - In occasione della 50esima edizione del Forum di Cernobbio, SACE porta le PMI a Villa d'Este, grazie alla partnership con TEHA, con un hub interamente dedicato alle PMI e al loro ruolo strategico per il tessuto economico italiano.
Durante il Forum Alessandra Ricci, Amministratore Delegato di SACE, insieme ad Alessandro Terzulli, Chief Economist di SACE, e Lorenzo Tavazzi, Senior Partner e Responsabile dell'Area Scenari e Intelligence e dello Sviluppo Internazionale di TEHA Group, ha presentato la ricerca "Obiettivo SPARKLING. PMI e filiere italiane a prova di futuro" realizzata dall'Ufficio Studi di SACE in collaborazione con TEHA, che analizza le trasformazioni che spingeranno la competitività del Made in Italy nel mondo: innovazione 4.0, sostenibilità ed export. Abbiamo parlato con Alessandra Ricci, Amministratore Delegato di SACE:
"SACE ha deciso di portare le PMI a Cernobbio perché queste rappresentano la metà dell'export italiano ed anche la produttività ed il valore aggiunto del Paese. È importante che partecipino ed abbiano anche loro gli input di quello che esce da questo forum importante. Inoltre vogliamo sfatare un mito, ossia il tema della produttività. Le PMI italiane sono più produttive delle loro competitor francesi e tedesche, ed anche delle spagnole. Questo è un fattore importante perché su questo possono continuare a costruire, facendo investimenti in innovazione, sul capitale umano e su quello che le porterà ad esportare di più. Ricordiamoci che il fattore esportazione contribuisce ad un incremento della capacità di generare reddito da parte delle imprese".
Le PMI rappresentano la spina dorsale dell'economia italiana e giocano un ruolo importantissimo sia in chiave economica sia in chiave sociale per questo devono essere pronte a affrontare i rischi del presente e le sfide future. È poi intervenuto Antonio Frezza, Chief Marketing & Communication Officer di SACE:
"Dallo studio presentato oggi risulta evidente che le PMI si stanno adattando a nuovi rischi per restare competitive. Mi riferisco ai rischi cyber che in qualche contesto bloccano l'attività di business. SACE sta lavorando e continua a farlo, ed infatti ha lanciato a luglio un prodotto per copertura rischio clima per coprire, appunto, i principali problemi che derivano dagli impatti climatici e attraverso le sue coperture, oltre quelle tradizionali, c'è anche un modulo all-risk che copre i rischi cyber".
L'invito è a guardare positivamente al futuro: lo studio di SACE prevede infatti per le grandi imprese italiane una dinamica positiva, fino al +3,8% quest'anno e al +5,8% nel 2025.