Roma, 14 apr. (askanews) - Raccogliere e analizzare i dati genomici di milioni di persone; far emergere le varianti genetiche e la loro correlazione con eventuali malattie e sviluppare terapie mirate a specifici bersagli genetici. Questi i temi al centro del talk 'Etico, umano e innovativo - Il presente e il futuro dei nostri corpi' che si è svolto a Roma nell'ambito della XX edizione del Festival delle Scienze dedicato al tema Corpi in collaborazione con Amgen Italia, Bollati Boringhieri e Zanichelli. Abbiamo parlato con Alessandra Brescianini, Medical Director di Amgen Italia:
"L'ascolto dei corpi intesi come banche dati è un asse fondamentale della nostra ricerca in quanto Amgen si è stabilita come leader della ricerca nella genomica, cioè la ricerca sul patrimonio genetico attraverso l'acquisizione nel 2012 di Decodes Genetic, una società leader della ricerca genomica in Islanda. C'è una ragione particolare legata al fatto che l'Islanda è un paese di meno di 400 mila abitanti discendenti da un numero ristretto di antenati, il che rende il loro patrimonio genetico molto omogeneo e quindi è più facile andare a fare una ricerca di questo genere proprio nei pazienti. Di conseguenza Amgen ha continuato poi una strada, un percorso di collaborazioni, un percorso di acquisizioni che ha fatto sì che noi accedessimo ad un patrimonio di dati estremamente importanti attraverso i quali quindi riusciamo a sviluppare la nostra ricerca".
Il progetto Atomic di Amgen potrà diminuire di almeno un quinto i tempi di sviluppo di un farmaco, mentre i "gemelli digitali" dei pazienti, realizzati a partire da dati clinici reali, potranno ridurre del 50% i gruppi di controllo nelle sperimentazioni.