Roma, 29 apr. (askanews) - E' stato presentato a Roma il Rapporto 2024-2025 di Amnesty International, da cui emerge come nell'ultimo anno si siano aggravati alcuni conflitti, in particolare modo quelli di Gaza e Ucraina, ma anche in Sudan, Myanmar, Repubblica Democratica del Congo, e stia crescendo a livello globale la repressione delle proteste pacifiche.
Riccardo Noury, Portavoce di Amnesty International Italia, ha spiegato: "Siamo preoccupati da una novità, questa accelerazione di tendenze autoritarie, di delegittimazione del sistema multilaterale di protezione dei diritti umani che chiama in causa, naturalmente, quello che noi definiamo l'effetto Trump. In questi 100 giorni il Presidente Trump non ha fatto altro che mostrare disprezzo per i diritti umani, attraverso una serie di decreti esecutivi che hanno causato l'espulsione di migliaia di persone senza giusto processo, che hanno tagliato fondi fondamentali per la cooperazione internazionale, che hanno visto emettere sanzioni nei confronti dei funzionari della Corte penale internazionale".
Il Rapporto di Amnesty descrive la situazione dei diritti umani in 150 Paesi. Nell'ultimo anno registra un mancato contrasto globale alle ineguaglianze, il collasso climatico, l'ascesa delle pratiche autoritarie e contemporanemante l'annichilimento del diritto internazionale. "Si considera sempre più la giustizia internazionale come un intralcio alla risoluzione dei conflitti. Fino a quando la giustizia è tenuta fuori, vuol dire che trionfa l'impunità e una pace senza giustizia è di per sé una pace ingiusta" ha detto Noury.
Per quanto riguarda il nostro Paese Amnesty International Italia, che celebrerà i suoi 50 anni il 25 maggio a Milano, punta il dito contro il Decreto Sicurezza. "Il Decreto Sicurezza è l'ultimo tassello del Governo Meloni teso a smantellare il diritto di protesta in Italia" ha affermato Ilaria Masinara, di Amnesty International Italia.