Berlino, 10 apr. (askanews) - I principali istituti economici riducono drasticamente le previsioni di crescita dell'economia tedesca per il 2025, portandole quasi alla stagnazione. I sei think tank, nelle loro ultime previsioni congiunte, hanno previsto una crescita del PIL di appena lo 0,1% per il 2025, in calo rispetto all'espansione dello 0,8% prevista a settembre.
"Prevediamo che il prodotto interno lordo aumenterà dello 0,1% quest'anno, ovvero quasi ristagnerà, anche a causa dell'effetto frenante del commercio estero. L'anno prossimo, tuttavia, la ripresa economica dovrebbe acquisire maggiore slancio. Prevediamo un aumento del prodotto interno lordo dell'1,3%", ha spiegato, in conferenza stampa a Berlino, Torsten Schmidt, economista presso il Leibniz Institute for Economic Research (RWI).
"Il contesto economico globale si è deteriorato significativamente. Come avete sentito, l'incertezza sulla scena internazionale è elevata. Da un lato, naturalmente, questo influisce sulla politica commerciale. I dazi doganali in continua evoluzione degli Stati Uniti hanno naturalmente un impatto negativo sull'attività economica in Germania. Ma anche il contesto politico e la situazione della sicurezza in Europa sono cambiati in modo significativo", ha aggiunto.
E mentre i dazi che l'Ue potrebbe imporre rischiano di far aumentare i prezzi, il giorno dopo che Unione Cdu-Csu e Spd hanno annunciato l'accordo per la formazione di un esecutivo nero-rosso, l'esperto avverte il futuro governo Merz:
"I problemi sono principalmente strutturali. Raccomandiamo pertanto al nuovo governo federale di attuare anche riforme dal lato dell'offerta, oltre alle misure già attuate. Il programma infrastrutturale è certamente d'aiuto, ma non è affatto sufficiente a far progredire nuovamente la Germania".