Milano, 15 apr. (askanews) - Ha un cognome importante a Lima Rosa Elena Polastri, artista che oggi risiede a Milano dove ha partecipato in questi giorni di Design Week alla collettiva Milano-Lima II "The colors of the light in art and architecture" presso il Consolato Generale del Perù a Milano. Eppure lei ha scelto di tornare alle proprie origini e vivere in Italia.
"A Firenze ho vissuto per quattro anni. Quasi quattro anni, e poi vedendo che il lavoro come illustratrice nelle case editrici era qua a Milano, un bel giorno di coraggio - diciamo che sono stata sempre molto coraggiosa - sono andata da sola a Milano".
Polastri è una dinastia di artisti e non solo: una famiglia che al suo interno contiene uno dei fondatori del primo Partito socialista peruviano (Remo Polastri) e anche una vera star della tv, Yola Polastri: quella stessa che Mick Jagger incontrò nella hall di un hotel a Iquitos, nell'Amazzonia peruviana e che avvicinò, incuriosito di sapere chi fosse quella donna a cui la gente continuava a chiedere autografi (mentre nessuno li chiedeva a lui).
"In questa foto c'è Mick Jagger, mia sorella Annamaria, Yolanda Polastri, questa è la figlia di un artista di tv anche in Peru, che erano amiche di questa mia cugina Yolanda. Lei era venuta lì in Amazzonia con mia sorella e con un'altra mia amica a fare un giro di divertimento. Nell'hotel mia sorella guarda e dice ma quello lì non è Mick Jagger? Lei si avvicina, fanno la foto e a un certo punto comincia a venire un sacco di gente chiedendole l'autografo a Yolanda, ma non a Mick Jagger".
L'aneddoto del leader dei Rolling Stones è passato alla storia, immortalato in una foto che Rosa Elena Polastri ci mostra dal cellulare.
"Lo stesso Jagger lo ha menzionato nella sua autobiografia", aggiunge divertita. Una vera selva di destini incrociati che è la sua famiglia, in quel Perù, paese immortalato così bene da Mario Vargas Llosa, uno dei più grandi scrittori della nostra epoca che ci ha lasciato proprio in queste ore.