Milano, 13 feb. (askanews) - La Psoriasi Pustolosa Generalizzata - nota anche con l'acronimo Gpp - è malattia rara, cronica, sistemica e autoinfiammatoria della pelle che colpisce soprattutto gli adulti.
"La Gpp, o psoriasi pustolosa generalizzata, è una patologa estremamente severa della pelle che si manifetsa con eritema e pustolazione. Eritema significa arrossamenti della pelle che possono anche interessare l'intero ambito cutaneo. Pustolazione significa l'insorgenza più o meno acuta in più sedi recidivanti, quindi in fasi che si vanno a susseguire nel tempo, di piccoli elementi ricolmi di pus - spiega ad askanews Francesco Cusano, past president ADOI (Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani) -. A questo spesso e volentieri si associano sintoni sistemici come febbre, malessere generale e quant'altro, con potenizali ricadute sugli aspetti cardiocircolatori e sugli aspetti di funzionalità renale e quant'altro. Quindi una patologia estremamente importante per la pelle e importante anche da un punto di vista sistemico".
L'impatto della malattia sul benessere fisico e mentale dei pazienti è devastante. "Immagini di aver una pelle che è tutta rossa, che su questo rossore ci sono piccole lesioni giallastre pustolose. Questo si accocia a febbre, a dolore, a prurito. Questo vuol dire vivere con la Gpp - ci racconta Maria Concetta Fargnoli, vicepresidente SIDeMast (società Italiana di Dermatologia medica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse) -. Un paziente che non ha più la sua vita. Un paziente che ha dolore, che non riesce a fare tutte le sue attività quotidiane. Qualche volta questo si associa anche a dei sintomi importanti che possono portare il paziente a morte il paziente".
Il punto di svolta è rappresentato dall'arrivo di un nuovo e innovativo farmaco, sviluppato dalla multinazionale biofarmaceutica Boehringer Ingelheim, che ha incassato il via libera dell'Aifa ed è perciò disponibile anche in Italia.
"Si chiama spesolimab ed è una grandissima innovazione ed opportunità per i pazienti con psoriasi pustolosa generalizzata. Come agisce? Va proprio a bloccare il meccanismo autoinfiammatorio, cioè il meccanismo che porta allo sviluppo della malattia - sottolinea ancora la vicepresidente SIDeMast -. Pensiamo che nello studio clinico il 50% dei pazienti ha presentato assenza di manifestazioni cutanee, quindi quelle che sono impattanti per il paziente, a una settimana. Questo sicuramente è un modo per approcciare nel modo giusto il problema principale di questa patologia che sono proprio le riacutizzazioni".
Solo una tappa all'interno di un più ampio percorso avviato da Boehringer Ingelheim nel comparto dell'immunologia. "Un'importante traguardo per un impegno che non si ferma qui - assicura Morena Sangiovanni, presidente e amminstratore delegato di Boehringer Ingelheim Italia -. Anche perchè noi contiuiamo a studiare questa molecola in altre malattie molto gravi della pelle e con interessamente sistemico. Quindi molto felice per questo primo passo, tanti altri che arriveranno a beneficio dei pazienti".