Gallio(VI), 18 set. (askanews) - "Io credo che l'attrattività delle professioni sanitarie sia un elemento essenziale e vada visto sotto un duplice aspetto, uno dei quali è riconsiderare questo ruolo a livello mediatico di persone che possono salvarci la vita, ma non sempre ci riescono, e quindi ottemperare anche risultati negativi come risultati possibili purtroppo, nonostante l'evoluzione tecnologica e il massimo impegno, riuscire a far sì che poi possono operare con più margine di tempo da poter dedicare al paziente in modo da spiegare quello che sta succedendo e quindi l'esito che poi ne può derivare e poi non mi dispiacciono anche i suggerimenti che sono avvenuti sulle piccole cose, quelle che sono state definite come delle coccole da fare al personale sanitario. A volte sono i piccoli gesti che manifestano comunque una vicinanza, quindi torno sul un concetto di vicinanza tra società civile, tra comunità, dove poi comunità sono i nostri fratelli, i nostri figli, noi stessi quando siamo pazienti, e il personale sanitario che opera al massimo delle sue possibilità per cercare di curarci e dobbiamo sempre più tornare a vederlo come era in tempo passato come una persona che ci aiuta al di là del medico al di là dell'infermire". Lo ha detto il presidente della Provincia di Vicenza, Andrea Nardin, intervenuto alla Summer School di Motore Sanità in corso a Gallio, sull'Altopiano di Asiago.