Roma, 22 nov. (askanews) - In ventitré anni 91 progetti di ricerca di tutte le discipline scientifiche ed umanistiche, condotti da giovani di 20 paesi del mondo, coinvolgendo nel lavoro circa 500 ricercatori, sono stati finanziati dal Premio Balzan. I progetti di ricerca dei premiati mettono in luce la particolare vocazione del Premio: generare nuovi e interessanti ambiti di studio e di ricerca scientifica. Premi che sono stati consegnati nella giornata di giovedì 21 novembre alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella nella maestosa cornice del Palazzo del Quirinale a Roma. Mentre oggi è andato in scena il Forum interdisciplinare dei Premiati Balzan, un'occasione di confronto pubblico sulle materie premiate, all'Accademia Nazionale dei Lincei (Palazzo Corsini). Abbiamo parlato con Maria Cristina Messa, Presidente della Fondazione Internazionale Balzan "Premio":
"Questi premi vogliono riconoscere il lavoro degli scienziati, è un po' come il Premio Nobel. Solo che ha due differenze: nasce con un accordo tra l'Italia e la Svizzera grazie al fondatore che è Balzan; e in secondo luogo ogni anno vengono decise delle tematiche. Si può concentrare sull'attualità, su quali sono i punti in cui tutti i cittadini hanno bisogno di un apporto della scienza per sapere cosa succederà. Essere ricevuti dal Presidente della Repubblica Mattarella ed aver avuto l'onore di un suo brevissimo discorso alla fine per noi ha un valore immenso perché è un riconoscimento".
Con la quota relativa ai Premi assegnati nel 2023 l'ammontare totale del finanziamento alla ricerca del Premio Balzan ha raggiunto i 39,875 milioni di franchi svizzeri (42,400 milioni di euro).