Roma, 12 nov. (askanews) - Valorizzare il contributo apportato da personalità del mondo dell'arte e della cultura alla crescita etica e sensibilizzare imprese e opinione pubblica sull'importanza della responsabilità sociale e della sostenibilità come fattori strategici di sviluppo del nostro Paese. Questa la principale finalità del Premio Anima, ideato da Anima per il sociale nei valori d'impresa, la non profit promossa da Unindustria e giunto quest'anno alla XXIII edizione.
"Ogni anno si rinnova un'esperienza: da un lato perchè i premiati sempre diversi rappresentando quindi modalità diverse di essere attivi su questi obiettivi che dovremmo avere tutti quanti a cuore. Dall'altro perchè il contesto internazionale, il mondo nel quale viviamo, diventa sempre più complicato con maggiori casi in cui non solo non c'è solidarietà, inclusione sociale, attenzione verso i più deboli ma anzi c'è una dichiarata e affermata cultura del comportamento in cui chi è più debole viene abbandonato o ucciso. Una complessità del mondo che in qualche misura dà ancora più vigore a queste testimonianze di individui, di piccole onlus, che comunque concorrono come tante formiche a costruire quello che effettivamente è il bene comune, oggi parola di moda e tutti pensano di esserne i custodi e gli interpreti, ma il vero bene comune sta nell'attenzione agli altri. Giusto quindi ricordare che le imprese sono in prima linea per perseguire questi obiettivi",è il commento di Luigi Abete, presidente della Giuria del Premio Anima.