Firenze, 12 giu. (askanews) - La collezione SS25 di Fedeli prende ispirazione da un viaggio nel mondo del colore. Una palette arcobaleno che si declina perfettamente in tutte le varieta di prodotto della collezione, dall'immancabile cashmere seta fino ad arrivare ai nuovissimi blazer in tessuto camicia. "Noi - spiega Luigi Fedeli presidente e amministratore delegato di Fedeli- siamo un brand da sempre molto conosciuto per il colore. Abbiamo una cartella colori importante, noi crediamo sempre nei colori, infatti a Pitti abbiamo esposto colori che ricordano un po' i gelati, quindi colori pastello che sono la parte predominante della collezione. Non abbiamo dimenticato quella che è la parte dei colori naturali, che sono sempre molto presenti, un po' in tutte le nostre collezioni, ma quest'anno abbiamo creduto molto in questi colori che ricordano i gelati, colori pastello".
"Il core business dell'azienda nell'estivo è nella parte delle polo, dei jersey, dei piquet, quest'anno abbiamo proposto ai nostri clienti un nuovo tessuto molto particolare, che è un piquet superleggero, molto compatto, nuovo, con un filato eccezionale, egiziano, una maglia veramente piacevole e performante per l'estate e sarà un po' il nostro cavallo di battaglia per la stagione", continua Luigi Fedeli.
Per Fedeli inossidabile il connubio ricerca e innovazione: "ci siamo appena spostati con una parte dell'azienda, creando una nuova divisione che abbiamo chiamato Jersey Division, dove noi produciamo tutti i nostri jersey. Stiamo innovando comprando macchinari nuovi, per uscire con qualcosa di diverso ogni stagione, che non è così facile, non è scontato, però è quello che la gente vuole: cose classiche ma sempre nuove moderne, che si ottengono solo attraverso investimenti tecnologici".
E il mercato? "E' stato un buon 2024, noi sappiamo già come finirà perché abbiamo già venduto le stagioni, ci aspettiamo una crescita intorno al 10%, forse qualcosa di più, che è quello che speriamo di avere anche negli anni futuri, dopo le crescite del 2022 e 2023 dovute anche alla situazione post-Covid".