Roma, 28 ott. (askanews) - Pietro Ruffo riflette da anni sul rapporto tra uomo e natura e sulla stratificazione del tempo che trasforma continuamente il mondo in cui viviamo. Ora il Palazzo Esposizioni di Roma, fino al 16 febbraio, presenta la sua personale intitolata "L'ultimo meraviglioso minuto", a cura di Sébastien Delot, direttore della collezione del Museo Nazionale Picasso di Parigi.
La mostra raccoglie 50 opere di natura diversa che l'artista ha realizzato appositamente per quattro delle sale del Palaexpo. Nella prima veniamo immersi in una foresta primordiale, disegnata con la penna Bic, che ci ricorda come era la terra 55 milioni di anni fa. E' da lì che hanno preso vita molte delle specie animali e vegetali che oggi conosciamo. Nella sala intitolata Antropocene Preistoria Ruffo indaga invece su cosa renda gli uomini così speciali e diversi da altre specie. Dopo lo spazio con la videoinstallazione che restituisce in forma tridimensionale il cambiamento del paesaggio nel tempo, si arriva infine alla sala dedicata a Roma, alle sue stratificazioni non solo architettoniche ma anche geologiche.
"Quello che vorrei dire attraverso questa mostra è che l'homo sapiens è una specie incredibile, che ha creato una grandissima meraviglia. - ha spiegato l'artista - La mostra si chiama proprio L'ultimo meraviglioso minuto, e sono sicuro che saremo capaci anche di adottare delle politiche diverse per poter convivere su questo pianeta. E soprattutto per poter vivere su questo pianeta perché quello che stiamo facendo negli ultimi anni, non è tanto distruggere il nostro pianeta, ma distruggere la nostra possibilità di sopravviverci. E direi che sarebbe veramente un peccato".