Roma, 25 gen. (askanews) - "Se il governo insisterà con questa follia di voler rilanciare il vecchio nucleare da fissione, quello con le scorie radioattive che già gli italiani hanno bocciato con i referendum del 1987 e del 2011, non potremo che chiamare nuovamente i cittadini a decidere e a scegliere", dichiara Alfonso Pecoraro Scanio. "Se approveranno questa legge ideologica e dannosa Partiremo subito con la raccolta delle 500.000 firme necessarie per indire un referendum contro questa pericolosa decisione."
"È inaccettabile che in un Paese dove il governo non è ancora riuscito a individuare un deposito per le vecchie scorie nucleari, si pensi addirittura di costruire vecchie centrali a fissione nucleare. Si tratta di una scelta anacronistica e illogica, che va contro ogni evidenza economica e ambientale. Non possiamo accettare che si accontentino i pochi fanatici del vecchio nucleare, ignorando i progressi e i vantaggi delle energie rinnovabili", prosegue l'ex ministro dell'Ambiente.
"È chiaro a tutti, compresi gli economisti, che oggi la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, come il sole e il vento, ha costi significativamente inferiori rispetto al nucleare da fissione o ai combustibili fossili. Insistere su questa strada significa non solo ignorare le soluzioni più sostenibili e convenienti, ma anche mettere a rischio la sicurezza del Paese e il futuro delle nuove generazioni."
"Se il governo non farà marcia indietro, sarà referendum. E per la terza volta i cittadini diranno no a un modello energetico che non appartiene al nostro futuro. È tempo di investire seriamente sulle rinnovabili, l'unica strada sensata per affrontare le sfide climatiche ed energetiche del nostro tempo e potenziare la ricerca sulla fusione che potrà diventare unico nucleare davvero nuovo "conclude Pecoraro Scanio.