Milano, 1 mar. (askanews) - "Se il Governo insisterà sul nucleare a fissione, quello che produce scorie radioattive, sarà inevitabilmente referendum. L'Italia ha già bocciato questa tecnologia due volte, sia dopo Chernobyl e dopo Fukushima. E' una tecnologia vecchia anche con tutti gli aggiornamenti. Non possiamo permetterci di ripetere gli stessi errori", ha dichiarato Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde , già Ministro dell'Ambiente e tra i promotori dei referendum antinucleari.
"L'energia nucleare a fissione è una tecnologia del passato, anche con tutti gli aggiornamenti resta insicura e economicamente non conveniente. Se davvero vogliamo investire nel nucleare, si punti alla ricerca sulla fusione nucleare, l'unica pulita e sicura. Una centrale a fusione, in caso di problemi, si spegne e non esplode. Questo fa una differenza sostanziale rispetto alla fissione, che invece produce scorie radioattive pericolose e non accettabili da nessun comune italiano di buon senso"
"L'idea di costruire nuove centrali a fissione è pura follia. Ci vorrebbero dai 10 ai 20 anni per realizzarle, mentre gli impianti rinnovabili più avanzati richiedono solo pochi anni per entrare in funzione. Insistere sul nucleare a fissione significa solo perdere tempo, risorse e soldi pubblici, quando invece dovremmo accelerare la transizione energetica verso fonti pulite e sostenibili."
"Il governo smetta con questa follia. Se il Parlamento deciderà di andare avanti nonostante l'evidente obsolescenza tecnologica e la non convenienza economica del nucleare a fissione, gli italiani saranno chiamati nuovamente alle urne. E come è già successo in passato, il Governo perderà ancora. Basta insistere su una strada sbagliata: si investano tempo e risorse su soluzioni moderne e sostenibili".