Roma, 22 nov. (askanews) - "In un contesto così complesso e con un filiera così lunga c'è bisogno di mettersi insieme, aziende e consumatori. In un'ottica
di tutela c'è bisogno di fare delle distinzioni perché
demonizzare l'intero settore di Call e Contact center non aiuta i
consumatori, non crea consapevolezza e non li dota degli
strumenti utili a distinguere gli operatori scorretti". Lo ha
detto questa mattina Raffaella Grisafi, Presidente Operativo
Osservatorio Imprese e Consumatori, intervenuta a Largo Chigi, il
talk di The Watcher Post. "C'è poi un altro aspetto: fino a oggi
abbiamo sempre concentrato l'attenzione alla fine della filiera,
ma la catena è molto lunga, motivo per cui serve un impianto
normativo che permetta non solo un'individuazione chiara delle
responsabilità ma anche un impianto sanzionatorio che
responsabilizzi tutti i soggetti coinvolti. Servono misure
efficaci che non solo sanzionino gli operatori ma che diano una
forma di ristoro/indennizzo ai consumatori. Siamo tutti
responsabili, a partire dal consumatore che deve avere una
maggiore consapevolezza nel modo in cui utilizza i suoi dati"
"La digitalizzazione è qualcosa che dobbiamo accogliere con
favore, altrimenti finiremo per subirla. Ben venga l'utilizzo
dell'Intelligenza Artificiale nei Call e Contact Center, ma non
bisogna incappare nell'errore di considerarla entità a se stante.
IA è un sistema che deve essere dotato di principi che hanno a
che fare sia con capitale umano che con quello aziendale. Noi non
possiamo pensare di sviluppare IA senza pensare ai diritti dei
consumatori. Siamo abituati alla tutela come qualcosa che viene a
posteriori, mentre dovrebbe essere integrato a monte.", ha
concluso Grisafi.