Roma, 3 lug. (askanews) - "Al gigante cinese è naturale guardare con interesse: questo è un momento di grande trasformazione, con i servizi di mobilità che cambiano profondamente. Questo percorso di transizione va accompagnato, tuttavia: vanno investite risorse anche per incentivare l'elettrico che ha bisogno di tutta una serie di infrastrutture per diventare un'opzione efficiente. Nel rapporto con la Cina, con tutte le sue criticità, il nostro Paese deve esserci e ben venga la attuale missione del ministro Urso a Pechino. Mi spaventa la posizione un po' troppo conservatorice del governo sugli incentivi alle auto che producono CO2". Lo ha detto Stefano Patuanelli, M5S, componente della Commissione Bilancio del Senato, intervenuto a Largo Chigi, format di The Watcher Post. "Il ragionamento di lasciare al mercato il compito di far incontrare domanda e offerta varrebbe se non fosse prioritaria - allo stesso modo dell'economia - anche la questione ambientale. Gli incentivi sono necessari perché è fondamentale superare le altre fonti di energia per la mobilità più inquinanti e senza non ce la faremmo. La transizione non deve essere un burrone: è un passaggio tra due diversi momenti di equilibrio e chi prende le decisioni non può pensare di non correre il rischio di avere feriti durante la transizione. È normale che ci siano: è necessario piuttosto avere buoni ospedali per curarli al meglio. Dunque la transizione va accompagnata per rendere migliorare i servizi e spingere domanda e offerta a incontrarsi in modo efficiente".