Parigi 29 lug. (askanews) - Un bronzo importante, conquistato con grande determinazione, forse andando anche oltre le aspettative. Luigi Samele è stato il secondo medagliato azzurro alle Olimpiadi di Parigi, terzo nella gara individuale di sciabola. "Arrivavo da un periodo molto difficile, anni complicati - ha raccontato alla stampa - insomma il tempo in questo caso non è galantuomo perché gli anni passano ed è sempre più difficile stare al passo con i con i più giovani, però se sono qui è perché ho dimostrato ancora una volta di non mollare mai di credere nel duro lavoro e di credere soprattutto nel potere della testa delle proprie convinzioni per vincere una medaglia".
Samele ha parlato anche dell'abbraccio a fine assalto con Mattarella: "Hai il Presidente della Repubblica davanti - ha aggiunto lo schermidore -, dici ci voglio parlare il più impossibile. Niente, non ho detto una parola, ho detto solo grazie, grazie, grazie, sembrava che avevo il registratore che si era bloccato, ho detto grazie, grazie, grazie, è stata un'emozione incredibile. In quel momento non potevo credere che il Presidente della Repubblica stesse salutando me, chi me lo doveva dire, nessuno. Però sicuramente mi ha dato una spinta il più, non è retorica".
La scherma italiana ha una grande tradizione e proprio per questo ogni Olimpiade è una sfida cruciale. La medaglia di Samele si spera possa essere un viatico fortunato.