Gallio (VI), 18 set. (askanews) - "Le curve di mortalità del cancro sono diminuite, purtroppo rimane il tema che continua ad aumentare l'incidenza, cioè il numero di nuovi casi per anno. Per cui è estremamente importante agire anche sull'aspetto della prevenzione, sia quella primaria, cioè il cambiamento di stili di vita, non fumare, non essere eccessivamente sedentario e anche quella della diagnosi precoce, perché curare un tumore quando è in stadio iniziale aumenta in maniera enorme la possibilità di guarire. Purtroppo c'è poca ancora sensibilità su questo e l'aderenza agli screening, penso alla mammografia, al tumore del colon retto, ad altre tipologie di tumori che possono essere intercettati rapidamente e precocemente, è ancora piuttosto bassa. I passi avanti sono stati rilevanti, enormi, anche con l'introduzione di nuovi concetti: oggi non basta più solamente guarire dal cancro, ma bisogna anche garantire che chi guarisce dal cancro, comunque riesce a convivere col cancro per molti anni, mantenga un elevato carattere di qualità di vita. Questo è fondamentale, un più rapido ritorno alla famiglia, un più rapido ritorno all'ambiente sociale, a tutto quello che la salute può determinare in termini di benessere complessivo della persona". Lo ha detto Roberto Orecchia, direttore scientifico dell'Istituto Europeo di Oncologia di Milano, intervenuto alla Summer School di Motore Sanità in corso a Gallio (Vicenza).