Roma, 21 dic. (askanews) - "Un male sta divorando le democrazie occidentali, e non nominerò i Paesi . Se tutto ciò accadesse in Ungheria, forse le truppe della NATO sarebbero già intervenute, il che solleva anche il problema dei due pesi e due misure".
Un Viktor Orban a ruota libera nella sua conferenza conferenza stampa annuale ha affermato che "una specie di malattia corrode" l'Occidente dopo la decisione negli Stati Uniti Uniti di dichiarare Donald Trump ineleggibile alla presidenza Usa e il licenziamento, in Polonia ,del gruppo dirigente dei media di Stato. Il leader nazionalista e premier ungherese che spesso ha problemi con Bruxelles, ha affermato anche che l'Ungheria "è ricattata" dall'UE" dopo che la Commissione ha congelato 21 miliardi di euro di fondi destinati all'Ungheria. Sulla questione Ucraina, invece, ha detto: non è in corso un vera guerra.
"Quando la Russia dichiarerà guerra all'Ucraina, sarà sicuramente una vera guerra - a detto - i termini "guerra" e "operazione militare" hanno una connotazione politica e sono quindi intercambiabili. Ma se usiamo il termine guerra in senso stretto, possiamo essere felici che non ci sia una guerra finora, perché la guerra significa una mobilitazione generale e non lo auguro a nessuno".
"Il fatto che l'Ungheria sia ricattata a Bruxelles - ha continuato - è stato ammesso dagli stessi ricattatori. Sono membri del Parlamento europeo. Si scrive questo e il popolo ungherese può leggerlo. I membri del Parlamento europeo affermano quindi, a loro nome che vogliono che l'Ungheria non riceva un centesimo e che, anche se la Commissione dovesse dare all'Ungheria ciò che ha il diritto di avere, destituirebbero il Presidente della Commissione".