Buenos Aires, 22 dic. (askanews) - Non accennano a interrompersi le manifestazioni in Argentina contro le politiche annunciate dal governo Milei: liberalizzazioni e deregolamentazioni dell'industria mineraria e di altri settori, tagli alla spesa pubblica e drastica svalutazione della valuta locale. I cacerolasos hanno animato il centro di Buenos Aires e altri luoghi del Paese, percuotendo pentole e casseruole. I sindacati, scrive Pagina 12, hanno annunciato una mobilitazione per mercoledì 27 dicembre contro la legge voluta da Milei e dal suo gabinetto che abroga e modifica norme a tutela dei diritti dei lavoratori. Non viene esclusa l'ipotesi di sciopero.
Intanto, gli organizzatori della prima manifestazione, che si è svolta mercoledì nella capitale, dovranno coprire i costi legati alla mobilitazione delle forze di sicurezza, secondo quanto annunciato oggi dal portavoce presidenziale. Il costo di queste spese, che comprendono le quattro forze di sicurezza (polizia federale, polizia municipale, polizia aeroportuale e gendarmeria) è stato stimato in 60 milioni di pesos, ovvero circa 73.000 dollari al tasso di cambio ufficiale.