Napoli, 25 gen. (askanews) - "Tutte le opinioni sono benvenute, tutte le manifestazioni di dissenso, vi ringrazio per una manifestazione estremamente composta, il dissenso è il sale della democrazia. Però che si possa pensare che un ministro che a 30 anni appena entrato in magistratura è stato per tre anni alla guida dell'inchiesta contro le Br, tutta la colonna veneta, ed ha assistito alla morte di alcuni dei suoi colleghi. Che un ex magistrato abbia come obiettivo l'umiliazione della magistratura alla quale è appartenuto, lo trovo particolarmente improprio": così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenuto nel Salone dei Busti di Castel Capuano a Napoli alla cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario a Napoli, tra le proteste dei magistrati contro la riforma della Giustizia.
"La riforma costituzionale è una riforma che ha un'origine esclusivamente tecnica", ha sottolineato il ministro. "Non c'è nessun reato di lesa maestà e tantomeno un vulnus all'indipendenza dell'autonomia della magistratura giudicante e requirente. È scritto a chiarissime lettere nella riforma costituzionale", ha aggiunto Nordio nel corso del suo intervento.
All'esterno della sede del vecchio tribunale di Napoli, i magistrati iscritti all'Anm hanno inscenato una protesta contro la riforma costituzionale della Giustizia. Sulla toga una coccarda tricolore, in mano una copia della Costituzione ed un cartello con una frase di Piero Calamandrei. I magistrati hanno lasciato il salone dei Busti non appena il ministro della Giustizia ha iniziato il suo intervento.