Parigi, 7 gen. (askanews) - La morte di Jean Marie le Pen, figura storica dell'estrema destra francese e fondatore del Front National, viene accolta con molte riflessioni sul passato e sul presente da molti cittadini di Parigi.
"Non condivido le sue opinioni ma è uno dei dinosauri della Francia di un tempo" dice Laurent Roussel, agente immobiliare. "Poi, ci si può emozionare e pace all'anima sua ma non andrò ai funerali".
"No, sicuramente le sue idee non finiscono con lui; c'è un aumento poco a poco con Marine Le Pen della violenza di estrema destra. Cresce, anche in Ungheria e in tutta Europa e anche in Francia. Idee che stanno diventando moneta corrente" commenta la ceramista Caroline Bernier.
"La gente con una mentalità come la sua, le interviste, quando si vede come reagiva e come parlava e come trattava la maggioranza dei francesi, soprattutto quelli di origini diverse, beh non è una gran perdita" dice Melanie Streit Soumaila, dirigente del Museo del Louvre.
Anche a Lione, riflessioni molto simili e ricordi precisi delle dichiarazioni di Le Pen, di quei toni virulenti che oggi la figlia Marine a capo del partito ha addolcito e reso un po' più presentabili:
"Quando ha creato il Front National con lui c'era gente che un tempo era nazista. Quindi tutte idee liberticide, razziste, una cosa impossibile" dice la pensionata Christiane Morel.
"Dire che i forni crematori furono un dettaglio della storia, beh un grosso dettaglio no? Sono queste cose che mi davano fastidio di quell'uomo" dice Philippe Roche, agente di commercio.
E la giovane Jeanne Cochard, pattinatrice, aggiunge: "Un uomo del passato? Vediamo anche oggi politici come Bardella che sostengono le stesse idee e purtroppo sono più giovani, per me è deludente vedere gente della nostra generazione che può pensare le stesse cose di Jean Marie Le Pen".