Roma, 29 mag. (askanews) - Questa mattina all'alba sono comparse in alcune importanti fontane di Roma e nel Tevere delle barche di carta formato gigante: l'azione, compiuta dagli attivisti di SOS Mediterranee Italia, vuole così sensibilizzare l'opinione pubblica su quanto accade ogni giorno nel Mediterraneo centrale, "sotto gli occhi di una politica spesso assente, impotente o addirittura ostile", si legge in un comunicato dell'ong. L'azione di oggi sostiene la petizione firmata da oltre 10.000 persone intitolata "Io non sto a guardare", che chiede un'inversione di rotta nelle politiche di soccorso in mare.
"È arrivato il momento che l'Europa si assuma la responsabilità di affrontare la questione della rotta migratoria più letale del mondo, dove ogni anno muoiono migliaia di persone innocenti. Criminalizzare e ostacolare chi cerca di salvare vite è inaccettabile e offensivo", si legge nel testo.
"Sos Mediterranee chiede lo stop alla criminalizzazione delle ong del soccorso in mare, il rispetto del diritto marittimo internazionale e delle convenzioni umanitarie nel Mediterraneo centrale e l'allocazione dei fondi destinati alla gestione dei flussi migratori a supporto dell'attività di ricerca e soccorso in mare", ha dichiarato un'attivista nel video.