Roma, 25 mar. (askanews) - Sono di una modernità e di una bellezza sorprendente i 120 filmati inediti degli inventori del cinematografo con cui Thierry Frémaux ha realizzato "Lumière. L'avventura del cinema", che arriverà nelle sale il 3 aprile. Il direttore artistico del Festival di Cannes e direttore dell'Istituto Lumière di Lione per celebrare i 130 anni della nascita del cinema ha scelto queste "vedute", restaurate dal laboratorio L'Immagine Ritrovata, e ha composto un affresco che ha presentato a Roma in vista dell'uscita in sala.
"Sono il solo regista che può dire 'il film è sublime', perché in realtà sono i film dei Lumière. - ha ironizzato il regista - mi sono interessato a loro non solo come storico ma come cinefilo, e ho scoperto queste meraviglie ed ho pensato che era importante rimettere i Lumière nella posizione che meritano. Il loro lavoro di cineasti è importantissimo, il loro 'gesto' cinematografico lo si ritrova in tutta la storia del cinema".
Cineasti e non solo inventori, dunque. Nel film la voce di Valerio Mastandrea e le musiche Gabriel Fauré ci portano alla scoperta del mondo della fine del 19esimo secolo e dell'inizio del ventesimo: dalla celebre ed emozionante uscita degli operai dalla fabbrica di Lione ad Algeri, all'Asia, dalle scene di vita quotidiana ai giochi dei bambini, sempre con inquadratura e messa in scena perfette. "Io ho sempre con me, nella mia tasca una chiavetta USB con i loro 2000 film e li guardo sempre. - ha detto Frémaux - E vi assicuro che ci sono ancora cose straordinarie da scoprire".