Roma, 10 ott. (askanews) - Oggi ci sono condizioni più favorevoli per il mercato obbligazionario, grazie allo sviluppo del mercato del debito corporate come alternativa al credito bancario. I numeri, già confortanti, potrebbero migliorare anche alla luce dell'allentamento della politica monetaria e di migliori condizioni di mercato.
Di questo si è discusso durante un evento sul mercato dei capitali, organizzato da Luiss Business School ed Equita, nel corso del quale sono state illustrate le nuove opportunità per i finanziamenti delle imprese.
"Lo studio è un incentivo, uno stimolo a guardare oltre - ha detto Carlo Andrea Volpe, co-head dell'Investment banking Equita - che vuol dire cogliere delle opportunità che secondo noi esistono, soprattutto sul fronte della domanda. Esiste un fronte liquidità molto importante, rappresentato da investitori domestici e internazionali, e anche, non ultimi, da un pubblico indistinto, quindi il mondo del retail professionale che pesa un multiplo del Pil in Italia".
Il mercato del debito obbligazionario corporate registra però ancora un gap dimensionale importante rispetto ai principali mercati dei capitali europei e l'Italia resta un'economia banco-centrica rispetto al resto d'Europa.
"Noi presentiamo questo studio che abbiamo svolto in collaborazione con Equita in questo evento sul mercato del private debt, che ha anche il patrocinio di Andaf - ha affermato Raffaele Oriani, dean della Luiss Business School - e lo scopo è stato andare ad analizzare le forme di finanziamento alternative al canale tradizionale bancario. In Italia il canale bancario continua a essere prevalente per l'erogazione di credito alle imprese. E' chiaro che perché si possano avere strumenti alternativi con sufficiente diffusione, bisogna lavorare sulla rete di intermediari non bancari e sulle liquidità del mercato in cui gli strumenti vengono scambiati per favorire l'accesso a questi strumenti anche da parte di imprese di minori dimensioni".