Teheran, 30 set. (askanews) - L'Iran non manderà soldati o volontari a combattere contro Israele, nemmeno dopo l'uccisione del leader della milizia filo-iraniana Hezbollah, Hassan Nasrallah, da parte dello Stato ebraico. A dichiararlo ufficialmente è stato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Nasser Kanani, in conferenza stampa: "I governi di Libano e Palestina hanno la capacità e la forza di difendersi dall'aggressione del regime sionista, e non c'è bisogno di inviare forze extra o volontari della Repubblica Islamica dell'Iran". Kanani ha aggiunto che il regime degli ayatollah non ha ricevuto "alcuna richiesta in tal senso da nessuna parte, anzi, siamo informati e siamo sicuri che non hanno bisogno dell'aiuto delle nostre forze di spedizione". Il portavoce ha ribadito che le azioni di Israele per attaccare l'Iran e quelli che ha definito "i crimini commessi contro il popolo iraniano, le forze della Resistenza (gruppi filo-iraniani nella regione, ndr)" non resteranno senza risposta.