Roma, 26 mag. (askanews) - "Il Premio Iolanda è nato per dare voce a quei libri di cucina che non parlano di ricette, ma semplicemente vanno un po' a scovare le storie dei personaggi, le storie soprattutto dei prodotti e quindi vanno controcorrente rispetto alla narrativa che c'è oggi, tutta basata sugli chef, sui 3 stelle, sui personaggi televisivi. Noi andiamo in tutt'altra direzione, vogliamo scoprire la vera anima della
cucina e credo che il futuro sarà andare a cercare su tutto quello che è selvatico, a cercare quello che viene cotto alla brace e padella e non con le formule sofisticate di cottura.
Quindi un'inversione di tendenza a 360 gradi". Lo ha detto Davide Paolini, giornalista e gastronomo, a margine della conferenza stampa di presentazione della sesta edizione del Premio Iolanda per il miglior libro di cucina e di ricette, nato da un'idea di Vera Slepoj e dello stesso Paolini.