Seul, 27 dic. (askanews) - Una fabbrica trasformata in un campo di battaglia, la polizia antisommossa armata di taser e un attivista che ha trascorso 100 giorni in cima a una ciminiera: non tutti sanno che ad ispirare "Squid Game", il maggior successo della storia di Netflix, sono stati dei disordini realmente accaduti in Corea del Sud ma che hanno tutti i tratti distintivi di una serie TV.
E' disponibile sulla piattaforma in streaming la seconda stagione di "Squid Game", una visione distopica della Corea del Sud in cui persone disperate competono in versioni mortali di giochi tradizionali per bambini per un enorme premio in denaro.
Le esperienze del personaggio principale Gi-hun, un lavoratore licenziato, sono state ispirate dai violenti scioperi della Ssangyong del 2009.
Lee Chang-kun era un leader sindacale al momento dello sciopero e lavora ancora per l'azienda ora chiamata KG mobility.
"Credo che il motivo per cui le persone associate alla Ssangyong Motors non siano riuscite a parlare o a esprimere facilmente i propri sentimenti dopo aver visto "Squid Game" è perché è difficile parlarne con indifferenza. Molti hanno perso la vita. Le persone hanno dovuto soffrire per troppo tempo", ha spiegato Chang-kun. "Al mio ritorno in azienda, la mia priorità era di essere reintegrato. La seconda, o forse la prima, era ripristinare la mia dignità: non esattamente dignità, perché sembra troppo grandiosa, ma volevo davvero lavare via l'umiliazione. Il desiderio di cancellare quella vergogna era molto forte."
Nel maggio 2009, Ssangyong, colosso automobilistico in difficoltà, annunciò che avrebbe licenziato più di 2.600 persone. Fu l'inizio di un'occupazione della fabbrica e di un lungo sciopero di 77 giorni che si concluse con durissimi scontri.
Cinque anni dopo, il leader sindacale Lee Chang-kun tenne un sit-in di 100 giorni in cima a una delle ciminiere della fabbrica per protestare contro una sentenza a sfavore degli scioperanti. Le ripercussioni dello sciopero, aggravate da lunghe battaglie legali, hanno causato notevoli tensioni finanziarie e mentali per i lavoratori e le loro famiglie, con circa 30 morti per suicidio e problemi diffusi legati allo stress.