Marzamemi (Sr), 13 set. (askanews) - La chiamano la "signora del suono". Maricetta Lombardo è stata una delle prime donne nel cinema italiano a fare questo lavoro, tecnico del suono. È lei a dare il ciak ad ogni film e quando iniziò, all'Accademia di Cinematografia, le donne erano appena tre.
Oggi è riconosciuta come "la signora del suono", avendo collaborato in tanti ed importanti progetti. Uno di questi, Io Capitano, il film di Matteo Garrone sul tema dell'accoglienza di migranti, in un viaggio che dal continente africano ha portato anche i sogni di questi ragazzi in Italia.
Il film è stato proiettato al Marzamemi CineFest, la manifestazione diretta da Rossana Danile, che ha visto intrecciarsi cinema, cultura, arte e musica sul tema delle identità e dei connubi.
"Dopo un anno dall'uscita siamo a Marzamemi con questo grande film che parla di accoglienza in un momento in cui serve proprio parlare di accoglienza e comunione fra i popoli. Un film molto importante che ha dato tanti riconoscimenti al nostro regista, Matteo Garrone. Racconta uno spaccato in modo diverso, perché più che un film italiano sembra un film africano. È stata capovolta la macchina da presa. È un viaggio-speranza che questi ragazzi hanno; non necessariamente vengono dalle guerre ma per raggiungere un sogno".
Un ruolo troppo spesso nascosto, quello del tecnico del suono. Ma fondamentale. "Mi occupo della presa diretta e questo film è interamente in presa diretta. È stato bello già leggerlo, poi farlo e anche vederlo, perché - in qualche modo - si rivivono le emozioni".