Kinshasa (Rd Congo), 31 gen. (askanews) - Kinshasa attende il Papa che dal 31 gennaio fino al 3 febbraio sarà nella capitale della Repubblica Democratica del Congo per il suo 40esimo viaggio internazionale.
Un Papa, qui nel paese africano, mancava da 37 anni. L'ultima volta fu Giovanni Paolo II nel 1985. Arrivando all'Aeroporto di Kinshasa spiccano cartelloni con il volto di Francesco e la scritta "Benvenuto Papa Francesco", e "Rdc ti accoglie".
La strada trafficatissima che collega l'Aeroporto con la zona più residenziale, dove c'è la Nunziatura, la Cattedrale e la sede della Conferenza episcopale della Repubblica democratica del Congo, è un via vai continuo di donne con cesti di frutta sulla testa, camioncini stracarichi di persone, bambini che corrono in strada.
È tutto in fermento per l'arrivo di Bergoglio. Alla Nunziatura è tutto pronto. Qui il Papa risiederà e terrà tre incontri importanti: quello con i gesuiti, quello con i sopravvissuti ai conflitti nell'Est del Paese e quello con i rappresentanti di alcune opere caritative. "Il Papa viene come pellegrino di pace", dice il Nunzio apostolico, monsignor Ettore Balestrero. "Il Papa non va a Goma ma Goma viene dal Papa - prosegue il Nunzio - e proprio quella fu la zona dove fu ucciso l'ambasciatore italiano Luca Attanasio. Il Papa ricorderà anche il suo esempio, i suoi valori di pace".
"Sono molto molto contenta per l'arrivo del Papa, sono molto emozionata. Chiedo tutti di venire e partecipare per lanciare un messaggio di pace".
"Aspettiamo con ansia il Papa, è il rappresentante della nostra chiesa. Sappiamo che viene per chiedere la pace e per condannare le violenze nell'Est del Paese. Ci aspettiamo da lui un messaggio di pace".
Tutto pronto anche alla Cattedrale Notre Dame du Congo. Qui Bergoglio terrà un incontro di preghiera con i sacerdoti, i diaconi, i consacrati e i seminaristi.