Città del Vaticano, 31 gen. (askanews) -Jovanotti tra i protagonisti della mostra 'En route', realizzata dalla Biblioteca Apostolica Vaticana in occasione del Giubileo 2025. Il tema dell'esposizione a cui partecipano diversi artisti è i "giri del mondo". Ma per il popolare cantante questa occasione ha un sapore particolare.
"Il Vaticano è casa per me: mio padre ha lavorato qui per 55 anni, sono nato a Porta Cavalleggeri, ho vissuto questi luoghi da bambino, ero un esploratore di questi luoghi".
Jovanotti apre il percorso espositivo, accogliendo il visitatore nel caleidoscopio della sua anima di cantautore e di globe-trotter. Ha esposto la sua bicicletta da viaggio, una chitarra decorata da un'artista argentina, una palla da discoteca trasformata in mappamondo e i propri disegni.
"Sono un artista di spettacolo e la mia produzione è legata all'idea del viaggio e dell'esplorazione. Perchè tutto questo? Non per celebrare il mio ego, il mio intento non è stato autocelebrativo, ma quello di fare da "cavallo di Troia": portare qualcuno che non sarebbe mai entrato in Vaticano a scoprire questo luogo straordinario".
Sul suo rapporto con la fede, Jovanotti dice così.
"Si entra in una zona di pudore estremo, preferirei fare uno spogliarello che spogliare l'anima. Rimango nella nuvola di una fede molto debole e altalenante continuamente alla ricerca di conferme che arrivano e poi sfuggono: è un viaggio".