Roma, 27 mar. (askanews) - Tocca temi come fanatismo, culto della personalità, narcisismo "Opus - Venera la tua stella" di Mark Anthony Green, che dopo l'anteprima al Bari Film Festival è arrivato nei cinema italiani. John Malkovich interpreta Alfred Moretti, una leggenda. Le sue canzoni hanno ispirato generazioni, la sua musica è un fenomeno globale e la sua vita, sospesa tra realtà, mito e gossip, incuriosisce appassionati in ogni angolo del mondo, soprattutto da quando si è ritirato dalle scene.
Dopo oltre 20 anni di silenzio Moretti annuncia che uscirà un suo nuovo album e per promuoverlo invita in un ranch isolato un gruppo selezionatissimo di giornalisti ed esperti di musica. Ma per la giovane redattrice Ariel e gli altri sarà ben presto chiaro che non c'è culto più pericoloso di quello della celebrità. A questo proposito Malkovich ha detto: "Secondo me va bene parlarne ma non credo si possa fare molto. Molte persone sono affascinate dalle celebrities, ma quella relazione è una sorta di amore e odio, quasi più odio. Certo è preoccupante, ma è quello che piace alla gente".
Malkovich, attore particolarmente schivo, è molto lontano dagli eccessi dello showbiz. "Io trascorro la metà della mia vita negli aeroporti, e da una parte i social media mi salvano perché ognuno sta ripiegato sul suo telefonino e nessuno si interessa a me. - ha ironizzato - Ma, ovviamente, mi chiedo quale sarà l'effetto a lungo termine di tutto questo sulla socializzazione, sulle nostre relazioni. Forse non ce ne rendiamo ancora conto".