Milano, 20 feb. (askanews) - Realtà virtuale a scuola, per imparare sul campo, in questo caso a potare le viti. In questo istituto agrario francese nel Cognac l'apprendimento passa dalla tecnologia attraverso software didattici studiati. Gli studenti possono così padroneggiare il gesto del taglio in diversi territori e tutto l'anno, senza dover aspettare la stagionalità per avere delle viti reali su cui provare.
"Ci sfugge il punto di alcuni centri di formazione che dicono: 'Sono contro il virtuale, non c'è niente come il campo'. Non è una questione di opposizione, ma di complementarietà - dice il direttore dell'istituto Yannick Laurent - Soprattutto, abituare i ragazzi a un ambiente virtuale significa abituarli ad avere successo sul posto di lavoro in futuro. Se si entra in un trattore, domani si avrà l'intelligenza artificiale e la tecnologia. Dobbiamo farne parte, non restare in disparte a guardare il treno che passa".
Alla base la volontà di guardare al futuro e investire: lo studio informatico che ha creato il software si è basato sulle dinamiche dei videgiochi ed è stato finanziato direttamente dai consorzi di viticoltori, poi la scuola per "qualche migliaio di euro", ha comprato la licenza del sotfware.