Roma, 12 feb. (askanews) - Niente coalizione "blu-nera" in Austria. Le trattative che andavano avanti da inizio gennaio per formare il primo governo di estrema destra nel paese alpino - condotte dal Partito della Libertà (Fpoe) con i conservatori del Partito popolare (Oevp) - sono fallite. Il leader dell'Fpoe Herbert Kickl ha rimesso nel pomeriggio l'incarico di formare il governo, dopo aver incontrato - scrive la stampa austriaca - il presidente dell'Oevp Christian Stocker, il quale - scrive Der Kurier - ha rivelato che "il Ministero degli Interni non era negoziabile".
Il leader conservatore avrebbe infatti rivelato che c'erano stati "avvertimenti dall'estero" riguardo ad un ministero degli Interni guidato dall'Fpoe con servizi segreti annessi. "Per noi è fuori questione mettere a rischio la sicurezza del Paese", ha detto Stocker, secondo il Kurier.
In caso di accordo, Kickl sarebbe diventato il primo cancelliere tra le fila dei populisti di estrema destra. "Sebbene l'Fpoe abbia accontentato l'Oevp su molti punti, con nostro rammarico i negoziati alla fine non hanno avuto successo", ha scritto Kickl al capo dello Stato. L'Oevp ha invece affermato che i colloqui "sono falliti a causa della sete di potere e dell'atteggiamento intransigente di Kickl".
I negoziati fra i due partiti austriaci si sono arenati soprattutto sulla distribuzione dei ministeri perché entrambi volevano quelli dell'Interno, ma anche delle Finanze.