Roma, 27 feb. (askanews) - Importanti lavori di restauro nella Basilica di San Pietro, in vista del Giubileo del 2025 che porterà, si stima, più di 30 milioni di pellegrini a Roma. In particolare a essere interessato dall'intervento è il Baldacchino, capolavoro di Gian Lorenzo Bernini, realizzato in collaborazione con Francesco Borromini, il cui ultimo restauro risale a oltre 250 anni fa, al 1758.
Padre Enzo Fortunato, direttore della comunicazione della Basilica di San Pietro: "Questo Baldacchino restaurato segna uno dei più importanti restauri di San Pietro, i pellegrini che arrivano dopo aver visto la Pietà poggiano qui l'occhio". "Due artisti rivali si trovano a lavorare insieme, Bernini e Borromini, quindi dico sempre che lavorare insieme fa diventare bello il mondo, se questo è il risultato".
"L'anno santo, non è un anno qualsiasi - ha detto Alberto Capitanucci, responsabile dell'area tecnica della Fabbrica di San Pietro in Vaticano, oltre alla necessità di un intervento dopo tanti anni, era l'occasione migliore per mostrare il Baldacchino al suo massimo splendore. "La pulizia dell'oro in particolare e del bronzo è l'elemento centrale del nostro restauro; oro e bronzo sono sui fusti delle colonne, ma sono dappertutto, sui fregi delle nappe ad esempio; è un intervento complesso perché è un oggetto processionale traslato in una dimensione monumentale".
Il Baldacchino venne realizzato da Gian Lorenzo Bernini tra il 1624 e il 1635, quando papa Urbano VIII affidò l'incarico di realizzare l'opera grandiosa per l'altare maggiore di San Pietro al suo architetto di fiducia. È imponente, alto quasi 29 metri e si stima pesi circa 63 tonnellate.