Roma, 25 set. (askanews) - Come cambiano le abitudini alla lettura degli italiani? Come è cambiato il mondo dei libri con il digitale? L'editoria resta la prima industria culturale italiana, un settore che non è stato messo in crisi dalle nuove tecnologie come è successo al cinema, per esempio, ma che richiede nuove strategie e nuove sfide, come spiega il Direttore del Centro per il Libro e la Lettura (Cepell)del Ministero della Cultura, Angelo Piero Cappello.
"Il libro si è trasformato, si è aperto, ha aperto i propri confini al di là del tomo cartaceo, è diventato ebook, audiolibro, o comunque lettura in ambiente digitale. Stiamo vedendo che al momento le abilità di competenze di base, comunque, vanno strutturate su letture tradizionali. Dall'altra parte però l'acquisizione di competenze, di conoscenze più estemporanee ha dato spazio anche a letture di altro genere".
Il Centro per il Libro e la Lettura insieme a Ipsos e all'Istituto della formazione al giornalismo di Urbino ha realizzato uno studio sulle nuove abitudini alla lettura dei ragazzi.
"Sono emersi dei dati che ci confortano da una parte perché segnalano la resistenza del libro cartaceo e della lettura tradizionale ma dall'altra ci indicano quali strade sta prendendo la lettura con il supporto digitale, cioè sta prendendo strade che accompagnano e vanno oltre il libro stesso, giovandosi di forme, strumenti e strutture che sono assolutamente inedite nelle nostre pratiche di lettura".
Il Cepell promuove iniziative di promozione della lettura in tantissime realtà locali italiane e partecipa a grandi eventi.
"Per i prossimi appuntamenti importanti ce n'è uno che è la nostra partecipazione per la prima volta al Festival del giornalismo culturale, e questo sarà 6,7 e 8 ottobre a Urbino, subito dopo però avremo il nostro appuntamento annuale con Libriamoci, cioè il nostro festival della lettura portata dentro le scuole e dentro le classi. E poi naturalmente ci sarà un appuntamento fieristico, Più libri più liberi, a Roma, nei primi giorni di dicembre".