Roma, 9 nov. (askanews) - C'è ancora sgomento ad Amsterdam tra i residenti e una forte condanna per le violenze contro i tifosi israeliani al termine della partita di calcio di Europa League tra Maccabi Tel Aviv e Ajax.
"Per me questo è stato solo un atto di violenza. È stato un atto di, non so, non ho le parole giuste per descriverlo, ma sono rimasto sconvolto - dice un uomo che vive nel quartiere ebraico della città - non è una cosa giusta da fare, né ad Amsterdam, né in nessun altro Paese". "Non sostengo alcuna violenza. La rifiuto. Ma poi ogni forma di violenza, anche quella in Palestina" afferma uno studente. In città sono state vietate manifestazioni nel fine settimana per il timore di disordini. Intanto i tifosi israeliani sono tornati a casa, attesi all'aeroporto di Tel Aviv da parenti e giornalisti.
"Molte persone sono andate a vedere una partita di calcio per sostenere il Maccabi Tel Aviv, per sostenere Israele - ha detto Ben Mansford ceo della squadra - essere presi a calci mentre sono indifesi sul pavimento, implorare la gente a credere che non sono ebrei, è un momento molto, molto triste per tutti noi, dato l'ultimo anno che abbiamo dovuto vivere". "È stato inimmaginabile, tutta la notte nel centro della città abbiamo sentito esplosioni, urla e grida. Ma non abbiamo mai sentito la polizia" racconta un tifoso appena rientrato a casa.