Roma, 11 set. (askanews) - Il neo-ministro della Cultura, Alessandro Giuli, sottoporrà le nomine della Commissione cinema, che valuta i film ai quali concedere contributi pubblici, firmate dal suo predecessore Gennaro Sangiuliano poche ore prima delle sue dimissioni, a una "attenta verifica e revisione". Lo ha detto Giuli rispondendo alla Camera al Question time.
"Tra i 15 esperti con profilo culturale di alto livello, cito fra tutti, primo fra i tutti, Paolo Mereghetti, autore del più celebre e diffuso dizionario dei film realizzato in lingua italiana, il Mereghetti, tutt'altro che identificabile come un cliente dell'ex ministro Sangiuliano", ha sottolineato Giuli.
Giuli ha detto, in particolare, che intende intervenire per equilibrare la parità di genere tra i membri della Commissione.
Il decreto con le nomine, ha sottolineato, non è stato ancora "perfezionato" e "sarà senz'altro modificato e arricchito".
A interrogarlo è stato il deputato di Italia Viva Davide Faraone che ha chiesto al neo-ministro quali siano stati i criteri di nomina di Sangiuliano e se intenda o meno confermarle.
"Non sono affatto offeso dall'azione e dalle scelte di Sangiuliano", ha aggiunto Giuli riprendendo parole di Faraone, "ma è proprio tale rispetto che mi induce a dirvi che io per primo mi sono posto venerdì scorso alcuni degli interrogativi" esposti oggi nell'interrogazione, arrivando però a conclusioni opposte.