Washington, 17 apr. (askanews) - La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è appena arrivata alla Casa Bianca per l'atteso bilaterale con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
La missione della premier a Washington è rendere l'Italia un ponte tra l'amministrazione Trump e l'Unione Europea, che la Casa Bianca a trazione repubblicana ha più volte definito una partner inaffidabile nata per "fregare" gli Stati Uniti.
Il colloquio di Meloni con il presidente americano è il primo con un leader europeo dopo il cosiddetto "Giorno della Liberazione" in cui, a inizio aprile, gli Stati Uniti hanno annunciato dazi variabili contro quasi tutti i Paesi del globo. L'UE è stata colpita da un'aliquota del 20% su tutte le esportazioni verso gli USA, anche se Trump ha poi sospeso temporaneamente l'aumento per 90 giorni, lasciando in vigore una tariffa base del 10%.
L'Unione Europea ha proposto agli Stati Uniti un accordo commerciale "zero per zero" sulle tariffe industriali, ma un accordo sembra al momento lontano. Ursula von der Leyen, che coordina i negoziati sul commercio, non ha ancora avuto alcun incontro con Trump da quando è rientrato alla Casa Bianca.
La stessa Meloni ha criticato le tariffe, definendole "errate", ma ha anche esortato l'UE a non rispondere con misure punitive, proponendo invece una linea di negoziazione che possa portare a una soluzione più costruttiva.