Roma, 9 ott. (askanews) - "Nella cultura italiana, purtroppo, esiste un pesante pregiudizio che discrimina le donne in ambiente lavorativo, relegandole spesso al solo ruolo di cura di figli e genitori". Lo ha detto Paola Mancini, senatrice di FdI e componente della Commissione Affari Sociali Senato, intervenendo a "Largo Chigi", il format televisivo di The Watcher Post. "L'unico approccio utile per colmare i numerosi divari esistenti, ma soprattutto quello retributivo e di carriera, deve essere multilivello: per una migliore conciliazione vita-lavoro, per l'avanzamento di carriera, per una migliore flessibilità sul lavoro e per la diffusione della certificazione di genere". "Occorre, per il futuro, puntare su servizi capillari e strutturati alle famiglie, non solo nel pubblico. Quanto alla questione delle materie Stem, è stata istituita con la legge 187 del 2023 la "Settimana nazionale delle discipline Stem" che non basta. Il governo punta a privilegiare come unico criterio che favorisca le donne, la meritocrazia: i dati dimostrano che quando le donne assumono ruoli manageriali i risultati sono eccellenti", ha concluso Mancini.